Storia

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“Dio, riconoscendo nel Golfo di Napoli un lembo di cielo strappato da Lucifero durante la caduta verso gl’inferi, pianse, e laddove caddero le lacrime divine sorse la vite del Lacrima Christi”

E’ così che, secondo antiche leggende, nacque il Lacryma Christi, il vino più rappresentativo della zona Vesuviana.
Le pendici meridionali del Vesuvio furono interessate fin dall’antichità dalla coltivazione della vite. In epoca romana il suburbio pompeiano era particolarmente fiorente per la produzione di un vino tra i più apprezzati dell’impero.

stemma-matroneLa famiglia Matrone fin dal XVIII secolo è dedita alla coltivazione della vite ed alla produzione del vino.

In una celebre incisione realizzata da Filippo Morghen su disegno di Ignazio Vernet è raffigurato il corso della lava eruttata dal Vesuvio nel 1751. Ai margini della colata lavica vi è un’ampia zona di terreno indicata come “Territorio de’ Matroni”.

A cavallo tra ‘800 e ‘900 l’ingegnere Gennaro Matrone realizzò la famosa “Strada Matrone” che ancora oggi conduce da Boscotrecase al cratere del Vesuvio.

I cugini Andrea Matrone, enologo, e Francesco Matrone, notaio, hanno oggi ripreso la coltivazione della vite nelle antiche terre di famiglia ed hanno riportato in vita le vecchie cantine in cui fin dalla fine del ‘700 i Matrone producevano un apprezzato vino